La leggenda del Cavaliere senza testa di Otranto Lecce.
La leggenda di Otranto parte da un importante fatto storico: l’assedio e l’occupazione della città da parte delle truppe saracene di Mechmèt Pascià. L’attacco partì dal mare, nell’agosto del 1480. Per diversi giorni i cannoni delle navi turche lanciarono contro le mura di Otranto palle di pietra e di piombo, alcune delle quali fanno ancora da battistrada, adagiate al suolo agli angoli della città vecchia. I turchi sbarcarono e il 15 agosto lo scontro si trasformò in una battaglia di terra, ottocento persone furono decapitate dai saraceni. ossa e teschi si vedono ancora, in apposite teche della famosa Cattedrale di Otranto. Un forte ruolo aveva avuto, negli scontri e nei duelli del 15 agosto, il Conte di Conversano Giulio Antonio Acquaviva, luogotente del Re di Napoli Alfonso d’Aragona. Abile spadaccino aveva fatto strage di saraceni ma, alla fine, era stato ammazzato, decapitato da un colpo di scimitarra turchesca. Stando alla leggenda, il ‘cavaliere senza testa’ aveva però continuato a combattere, seminando morte e sgomento tra i nemici. Poi il fido corsiero si era dileguato nelle campagne ed aveva portato il Conte decapitato al Castello di Sternatia. Nel cortile del palazzo, il cavallo si fermò e il cavaliere cadde al suolo per sempre. Nella Chiesa Maggiore di Sternatia il cadavere del Conte fu ricomposto. Questa leggenda concorda in gran parte con la verità storica, anche se – a quanto pare – il Conte morì nel 1481, e non nell’80, combattendo contro i turchi a Muro Leccese. Fu effettivamente decapitato da un fendente nemico e il corpo morto, fermo sull’arcione, fu trasportato dal cavallo al Castello di Sternatia. I cavalieri allora erano bardati di corazze e legami metallici, al punto che quasi facevano un blocco unico con il cavallo. Ciò spiega l’arcano del guerriero che rimaneva in sella senza testa.L’idea dello spettro però sopravvive e più d’uno racconta di aver visto, nelle notti di agosto, un cavallo montato da un cavaliere senza testa che agita la spada nell’aria, cercando la guerra e l’avventura sulla linea degli antichi bastioni di Otranto.
Tutto si svolge in un luogo relativamente vicino alla vecchia fortezza sul mare, quella che ispirò, nel 1764, allo scrittore inglese Horace Walpole il primo ‘romanzo gotico’, che appunto si intitola, Castello di Otranto (The Castle of Otranto).
Affascinante, inquietante, misteriosa, la leggenda del Cavaliere Senza Testa da qualsiasi cultura essa provenga, costituisce una pietra miliare nell’immaginario collettivo.
FONTE: https://www.landeincantate.it
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