Pista di Nardò: la pista circolare più veloce del mondo, una pietra miliare Made in Salento.


La pista di Nardò (o anello di Nardò o circuito di Nardò), è una pista di prova costruita dalla FIAT nel 1975, anno di fondazione con la denominazione: Fiat Centro Test. Nel 2012 il centro test è stato venduto ad una società controllata dal gruppo Porsche. È costituita da una pista di prova ad alta velocità, un circuito di handling di 6,2 chilometri e una pista sterrata. È situata a circa 20 chilometri a nord-ovest della città di Nardò in Puglia.
Era il primo luglio del 1975 quando Nardò, un piccolo comune in provincia di Lecce, divenne protagonista del mondo dei motori con la creazione del Centro Test, un circuito progettato per testare le vetture, anche a velocità elevate, su una pista ad anello lunga 12,6 km e con un diametro di 4 km. Già appena nato il centro si qualifica come all’avanguardia secondo gli standard più moderni che, anno dopo anno, sono stati aggiornati ed adeguati alle esigenze moderne. Nel 2012 l’impianto di Nardò passa sotto la gestione della Porsche Engineering Group GmbH, una società controllata dalla Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG, Stuttgart, e mette a disposizione un’area di 700 ettari con oltre 20 piste di prova e attrezzature tecniche per attività di sperimentazione a qualsiasi livello. Oggi, a più di 40 anni dopo la sua nascita, rappresenta ancora un fiore all’occhiello del nostro paese. Ma Nardò non è solo un impianto all’avanguardia dove testare le vetture a velocità elevate grazie al suo anello che continua tutt’oggi ad essere considerato la pista circolare per auto più veloce al mondo, “deve la sua fama leggendaria anche alla posizione isolata e alle severe misure di segretezza. Per i costruttori automobilistici, l’opportunità di eseguire dei test efficienti e praticamente illimitati è fondamentale. In poche settimane si riescono ad ottenere, ad esempio, dati sulla resistenza alla corrosione per tutto il ciclo di vita di una vettura oppure è possibile riprodurre condizioni climatiche come piste off-road africane o carreggiate bagnate anche in giornate soleggiate. Inoltre, si evitano i lunghi spostamenti necessari per le forniture e gli elevati costi di trasporto, poiché l’ampia varietà di percorsi di prova consente agli sviluppatori di eseguire una grande quantità di test nello stesso luogo”, aggiungono dal quartier generale.
La pista ad alta velocità, con una circonferenza di 12,566 km e un diametro di 4 km, copre un'area di 700 ettari ed è costituita da due anelli separati. Quello esterno ha quattro corsie per auto e moto con inclinazione variabile tra il 4% ed il 22,5% per un totale di 16 metri di larghezza, mentre quello l'interno, per i camion, ha una larghezza di 9 metri.
Le corsie dedicate ad auto e moto sono inclinate a tal punto che un pilota che guidi ad una velocità di 240 km/h (149 mph) nella corsia più esterna non ha bisogno di sterzare per completare un giro di pista. In sostanza alla cosiddetta velocità neutra, che è diversa per le quattro corsie, si guida come su un rettilineo. Superata tale velocità è necessario adoperare lo sterzo. Ad esempio la Koenigsegg CCR, che ha stabilito il record di velocità sull'anello di Nardò per una vettura di serie (il 28 febbraio 2005 con 388 km/h), ha compiuto tutto il percorso con il volante ad un angolo di 30°. Questo record di velocità è stato poi battuto dalla Bugatti Veyron sulla pista privata della Volkswagen nel rettilineo di Ehra-Lessien in Germania, e quindi la CCR detiene solo il record di velocità per l'Anello di Nardò.
Nel contrastare la forza centrifuga (come è necessario quando si supera la velocità neutra) un po' di velocità massima potenziale si perde. Quindi la stessa automobile potrà raggiungere una velocità maggiore su un rettilineo rispetto a quella che potrà avere sull'anello di Nardò. Anche la forza da esercitare sullo sterzo di un'automobile che procede alla velocità neutra è maggiore di quella che sarebbe stata applicata procedendo in linea retta, poiché il carico aerodinamico creato dalla piega del circuito aumenta la resistenza al rotolamento degli pneumatici.
Nell'anello si è verificato un incidente mortale.
Le velocità neutre sulle quattro corsie riservate ad auto e moto sono rispettivamente:

  • Corsia 3 - 60/130 km/h
  • Corsia 2 - 130/170 km/h
  • Corsia 1 - 170/210 km/h
  • Corsia 0 - 210/240 km/h

Durante la regolare attività di lavoro settimanale la velocità massima consentita sulla pista circolare è di 240 km/h. Velocità superiori sono consentite solo nelle sessioni private. La velocità neutra per l'anello riservato ai camion è compresa tra gli 80 km/h (50 mph) e i 140 km/h (87 mph) per tutta la larghezza della pista, essendo maggiore nella parte più esterna della corsia. Nel 2012 la pista è stata il set del primo episodio della diciottesima stagione della trasmissione britannica Top Gear nel quale i tre presentatori del programma, nel corso di un viaggio in Italia, si sono cimentati in una sfida di velocità a bordo di tre diverse vetture sportive: una Lamborghini Aventador; una McLaren MP4-12C; una Noble M600.

All'interno del tracciato anulare è presente un circuito tradizionale, il Nardò Handling Track, lungo 6200 metri. Il tracciato è costituito da un unico rettilineo e da 16 curve di ampiezza sempre differente.
Su questo tracciato è possibile eseguire 9 test:
  • Test di mappatura termica
  • Test di durata
  • Test di affidabilità
  • Test di usura degli pneumatici
  • Test dei sistemi di aiuto alla guida (DAS)
  • Test su driveline
  • Test di manovrabilità
  • Test di dinamica del veicolo
  • Test di guida in notturna

UN GIOIELLO MADE IN SALENTO.

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