ALLA SCOPERTA DEL MAESTOSO PONTE GIREVOLE, IL SIMBOLO DI TARANTO.
Il ponte di San Francesco di Paola di Taranto è la struttura che collega l'isola del Borgo Antico con la penisola del Borgo Nuovo. Inaugurato il 22 maggio 1887 dall'ammiraglio Ferdinando Acton, il ponte sovrasta un canale navigabile lungo 400 metri e largo 73 metri che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo.
Il maestoso Ponte Girevole è il simbolo di Taranto. Collega l'isola del borgo antico alla città nuova, supera il canale che unisce Mar Grande a Mar Piccolo. Il ponte, dedicato a San Francesco da Paola, ha sostituito nel 1958 una struttura in legno risalente al 1886. Il canale navigabile fu scavato nel 1481 per proteggere la città dagli attacchi dei Turchi. Il ponte girevole viene aperto periodicamente, facendo ruotare le due metà su un lato, per consentire il passaggio a grosse navi militari.
Mentre le imbarcazioni sfilano con l'equipaggio sul ponte, familiari e amici salutano i propri cari dal Lungomare. La manovra di apertura dura meno di tre minuti ma il passaggio delle navi richiede puù tempo. Il traffico viene bloccato:è un momento da forte significato simbolico in cui la città è temporaneamente spezzata in due.
Costruito dall'Impresa industriale italiana di costruzioni metalliche (Castellammare di Stabia) di Alfredo Cottrau, su progetto dell'ing. Giuseppe Messina che ne diresse i lavori di costruzione, era originariamente costituito da un grande arco a sesto ribassato in legno e metallo, diviso in due braccia che giravano indipendentemente l'una dall'altra attorno ad un perno verticale posto su uno spallone. Il funzionamento avveniva grazie a turbine idrauliche alimentate da un grande serbatoio posto sul Castello Aragonese adiacente, capace di 600 metri cubici di acqua che in caduta azionavano le due braccia del ponte.
La struttura venne successivamente rimodernata negli anni 1957-1958, introducendo un funzionamento di tipo elettrico, ma mantenendo di fatto inalterati i principi ingegneristici della allora costituenda Direzione del genio militare per la Marina. Il progetto fu realizzato dalla Società Nazionale Officine di Savigliano, per tutto quello che riguardava gli organi meccanici ed i comandi elettrici. Il nuovo ponte fu inaugurato dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 10 marzo 1958, e venne intitolato a san Francesco di Paola, protettore delle genti di mare.L'apertura del ponte, si rende necessaria per consentire il passaggio delle grandi navi militari dirette alle banchine ed ai bacini dell'Arsenale della Marina Militare situati nel Mar Piccolo per i lavori di manutenzione. La gestione dell'apertura, così come la manutenzione, sono affidate alla Marina Militare.Le procedure di apertura e di chiusura del ponte richiedono complessivamente una ventina di minuti, le manovre sono condotte dall'interno di due cabine di pilotaggio situate nei pressi di ciascun semiponte, mentre quattro operai controllano il corretto funzionamento dei dispositivi automatici, pronti ad intervenire in caso di avaria degli stessi.
Le prime operazioni manuali da compiere sono quelle di rimozione degli otto calaggi e di sganciamento dei due chiavistelli posti alle estremità, che hanno lo scopo di rendere il ponte stabile quando è chiuso. L'apertura vera e propria inizia con la rotazione di circa 45° del semiponte lato Borgo Antico, quindi con la rotazione di 90° del semiponte lato Borgo Nuovo, seguita dal completamento della rotazione di quello lato Borgo Antico.
Il ponte girevole costituisce il principale simbolo della città di Taranto, e può essere considerato per la sua unicità una mirabile opera d'ingegneria navale. Inoltre, il transito delle navi con l'equipaggio sul ponte è un momento molto suggestivo per i familiari e gli amici che salutano i propri cari dal lungomare.
Anche Gabriele d'Annunzio cita la struttura in un suo poema:
« Taranto, sol per àncore ed ormeggi assicurar nel ben difeso specchio, di tanta fresca porpora rosseggi?
A che, fra San Cataldo e il tuo più vecchio
muro che sa Bisanzio ed Aragona, che sa Svezia ed Angiò, tendi l'orecchio?
Non balena sul Mar Grande né tuona.
Ma sul ferrato cardine il tuo Ponte gira e del ferro il tuo Canal rintrona.
Passan così le belle navi pronte
per entrar nella darsena sicura, volta la poppa al jonico orizzonte. » |
(Gabriele d'Annunzio - Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi, libro IV) |
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